eccomi...
prima premessa: cistite e struvite non sono la stessa cosa.
la prima è spesso un sintomo della seconda..insomma non è detto che un gatto con la cistite avrà anche la struvite...ma un gatto con la struvite avrà sempre, nei momenti critici, anche la cistite.
purtroppo di struvite so tutto, so pure troppo.
premesso: l'astolfo ha rischiato la vita già due volte, all'inizio della sua malattia (chè la struvite questo è: una malattia dalla quale nel 70% dei casi non guariscono più).
la prima volta che è stato cateterizzato è stato prima che capissero che malattia aveva...la seconda volta, a distanza di 6 mesi, quando, finita la cura per la struvite la veterinaria ah detto: ok, ora si rischia, bisogna vedere se il suo fisico è tornato autonomo e se rientra in quel 30% di fortunati...
ovviamente il mio bestio è nella norma degli sfigati...e per poco non ci rimane di nuovo, i cristalli di struvite, senza cura costante, si eran riformati in breve tempo...altra cateterizzazione d'urgenza...che però non è bastata.
il resto lo scrivo quasi con i lacrimoni agli occhi, per l'astolfo riesco anche a soffrire a memoria...
riportato d'urgenza dal veterinario dopo 28 ore che non urinava (il massimo tollerabile per un gatto son 32 ore, dopo muore, senza se e senza ma)...portato lì confidavo in una terza (orribile) cateterizzazione...han detto che era inutile, dopo due, massimo 3 cateteri consigliano di far fare al gatto un'operazione, a mio parere contro natura (qui poi sta alla coscienza di ognuno decidere quanto andare avanti nella cura), in pratica al gattomaschio vien tagliato il pisello e gli vien creata una vagina artificiale che, per sua conformazione, potrà risucire ad espellere l'urina con i calcoli, sì cari miei, perchè alla fine la struvite, i cristalli di struvite...portano a questo: calcoli, come negli esseri umani...ma il pisello del gatto è microscopico e i calcoli lo otturano subito...provocandone la morte.
il tessoro ed io ci siam guardati...operare? non operare?
francamente manco abbiam chiesto la cifra...di soldi per il bestio tra cure ed esami vari ne sono andati via tanti e altri ne andranno...non ce ne fotte un cazzo (elegantemente parlando)...ma quell'operazione...per noi era troppo.
lo abbiamo salutato, abbracciato...e ci siam seduti mentre iniziavano a sedarlo ...per sempre.
io lo so che si sta parlando solo di un gatto...ma vi giuro che piango ancora a memoria...
ad un certo punto è uscito di corsa il veterinario: ha pisciatoooo ha pisciatooooo...
mai urina fu accolta meglio dell'oro.
per quella volta era salvo! il mio piccino...
da quel momento è partito il nostro contrattacco.
cure da clinica svizzera, attenzioni ai tempi precisi al 100%, il primo di noi due che lo vedeva far pipì segnava l'ora sul giorno nel calendario appeso al cesso...no perchè pare una scemata...ma giorno dopo giorno..e giorni..e giorni di controllo...ti sembra che l'abbia fatta...ma poi ti confondi ed era la pipì del giorno prima...un delirio...
acqua uliveto per lui come se piovesse...è stato un paziente esemplare, si è sottoposto alle peggio cure senza dire "bef"...
siringone d'acqua data come un biberon..e lui beveva...mini clisteri di valium per rilassargli l'uretra...e quelli effettivamente li tollerava meno ma se li beccava e zitto...
ora son passati due anni, non segno più sul calendario se l'ha fatta o no...ci va anche 3 volte al giorno...
mangia SOLO crocchette mediche apposta per la struvite (decisamente costose ma in internet me le faccio spedire dalla germania e le pago come crocche, buone, normali)...devo portarlo dal veterinario e farò, come sempre, un esame delle urine per verificare che la struvite non si sia tramutata nell'altra patologia con altro nome che non ricordo (in pratica da troppo acida si passa al tropo poco acida)...
...come dire missbo...è una bruùta roba...ma ce la puoi fare, anche lavorando...tranquilla..
basta che tu possa dedicare al tuo gatto un tre quarti d'ora appena torni a casa per dargli da bere...e per controllare che la sabbietta sia stata usata quel giorno...quindi gliela cambi così il giorno dopo non rischierai di confonderti sulla sabbietta sporcata il giorno prima...
aggiungo con un copincolla il riassuntone delle cure fatte al bestio...lh'o scritto due anni e mezzo fa...anche come promemoria per me...per non dimenticare nulla
all'epoca ho passato ore a legegre in internet tutto su questa malattia...missbo...beccati il riassutno così almeno risparmi tempo!
Patologia Felina Delle Basse Vie Urinarie (FLUTD)
FLUTD non è una singola patologia, ma un termine per descrivere una serie di problemi che colpiscono le basse vie urinarie del gatto. I fattori che determinano la FLUTD ma la sintomatologia che si presenta è la stessa:
1. - frequenti tentativi di urinare senza successo
2. - urinazione in luoghi diversi dalla cassettina
3. - dolore addominale con lamento del gatto durante il tentativo di urinare sangue nelle urine
4. - eccessiva tendenza a leccarsi i genitali
La causa più comunemente riconosciuta di FLUTD è la formazione di piccoli calcoli o cristalli chiamate uroliti. Questi calcoli irritano le basse vie urinarie e possono ostruire parzialmente o completamente il flusso di urina. Questo può diventare un problema che affliggerà il gatto per tutta la vita.
I gatti maschi sono più a rischio FLUTD e ciò ha motivazioni fisiologiche. Il gatto maschio ha un'uretra piuttosto stretta, che si ostruisce più facilmente.
Esistono diversi tipi di calcoli con diversi composizioni chimiche. Alcuni si possono formare inizialmente nel rene. Il tipo di calcolo più comune è la struvite (quella dell’Astolfo) poi viene il calcolo di ossalato di calcio.
La composizione dell'urina dipende moltissimo dagli alimenti e dai liquidi assunti,
dopo due cateterizzazioni (terribili, il piccolo ancora se le ricorda, basta sussurrargli alle orecchie la parola “veterinario” e inizia a piangere, miagolando sommessamente) ora il bestio mangia solo ed esclusivamente pappe speciali, curative, sia crocchette che scatolette, (gradisce sia la marca hill’s che eukanuba).
Anche l’acqua è importante, per ora beve uliveto…
Proprio con l’acqua e con la cura antibiotica, ovviamente, abbiam salvato il bestio.
Dopo aver ricevuto diagnosi di gatto comportamentale (signora è stressato il suo gatto, lo porti dallo psichiatra felino, cura lunga, costosa e senza esiti certi…), dopo ipotesi di gatto fetente (la odia, le fa pipì ovunque perché lei gli fa qualche cosa che non va, lo tratta male, lo tratta troppo poco, lo tratta troppo…), si è finalmente giunti alla diagnosi di Struvite.
Mi son letta vari forum a tema felino e mi son fatta una discreta cultura…
Per accelerare la guarigione per un mesetto lo abbiamo forzatamente fatto bere da un siringone (forzatamente ma nemmen troppo, 40ml di acqua li beveva volentieri, dopo si rifiutava e noi lo assecondavamo…)
In un paio di siti ho letto di un medicinale da somministrare per via orale per il resto della sua vita (Stien), ma il mio veterinario ha sottolineato come questo componente sia presente anche nelle pappe speciali…quindi per ora speriamo ci si possa limitare a quelle.
Questa patologia in genere si presenta nel gatto vecchiotto, l’Astolfo ha solo due anni e mezzo, ma…si sta portando avanti con il lavoro.
Con queste poche righe vorrei dare una speranza alle persone che si ritrovano a fronteggiare una malattia così apparentemente “stupida” ma letale per il loro adorato bestio.
Dopo essermi posta inevitabili scrupoli morali (ma sarà eticamente giusto preoccuparsi così per un animale quando al mondo ci son tante persone che soffrono?), mi sono assolta anche da queste paranoie mentali.
Non ho ancora capito quanto potrà vivere il mio bellissimo gatto…ma lo adoro e fino a quando la terapia per la sua sopravvivenza si limiterà alla dieta scrupolosa e ad esami medici periodici…penso che ce la potremo fare.